Decreto Coesione in GU: incentivi assunzione

Consigliati, Mondo Uci - 9 Mag 2024

Il nuovo decreto legge “Coesione” n. 60 2024 , predisposto dal ministro Raffaele Fitto e approvato dal Governo il 30 aprile scorso è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

Sono definitive quindi le novità che comprendono misure di razionalizzazione e semplificazione amministrativa per l’utilizzo delle risorse con l’obiettivo di maggiore coesione nazionale ma anche nuovi strumenti per stimolare l’occupazione, sia dal punto di vista del lavoro dipendente che del lavoro autonomo, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno.

Scarica qui il testo

Vediamo di seguito le novità piu rilevanti in materia di lavoro contenute nel capo IV del testo del decreto.

Decreto Coesione: incentivi assunzioni lavoro dipendente
Al capo IV del decreto , Misure per il lavoro, per quanto riguarda il lavoro dipendente, si segnalano in particolare tre nuovi bonus contributivi per l’assunzione di giovani, donne e soggetti residenti nella Zona economica speciale del Mezzogiorno.

In particolare i beneficiari sono:

i giovani sotto i 35 anni, che non abbiano avuto mai contratti a tempo indeterminato, potranno essere assunti fino a dicembre 2025 con uno sgravio contributivo totale fino a 500 euro mensili per due anni, estendibile a 650 euro in specifiche regioni meridionali. Potrà essere utilizzato anche per assunzioni successive se il primo datore di lavoro non ne fruisce interamente per interruzione del rapporto (art . 22)
Per le lavoratrici svantaggiate (disoccupate da almeno 24 mesi o sei mesi per le residenti nel Mezzogiorno), il bonus è analogo, con esonero totale fino a 650 euro mensili per 24 mesi, applicabile alle assunzioni dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025 (art 23)
Un simile esonero è previsto anche per tutte le assunzioni , senza limiti di età (esclusi dirigenti e lavoratori domestici) nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, ( ovvero Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) estendendosi fino a 30 mesi.
Gli esoneri NON sono cumulabili con altri esoneri ma sono compatibili senza alcuna riduzione con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno definite le modalita’ attuative dell’esonero la cui gestione e monitoraggio di spesa è affidato come di consueto all’NPS,

Si attende inoltre anche l’autorizzazione della Commissione europea.

Decreto Coesione: sgravi contributivi in dettaglio
1 – BONUS GIOVANI 2024-2025

l’Art .22 prevede per i datori di lavoro privati che:

dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 assumono a tempo indeterminato (o trasformano i contratti a termine in indeterminati)
personale non dirigenziale che alla data dell’assunzione non hanno compiuto 35 anni e non sono stati mai occupati a tempo indeterminato.
per un periodo massimo di ventiquattro mesi,
l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (esclusi i premi INAIL)
nel limite massimo di 500 euro su base mensile , nei limiti della spesa autorizzata e dei criteri di ammissibilita’ previsti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 – 2027.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e rapporti di apprendistato. (Ma l’esonero spetta anche nei casi di precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non confermato)

ATTENZIONE : per i datori di lavoro privati che assumono lavoratori in una sede o unita’ produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, il l limite massimo di importo sale a 650 euro su base mensile

l’esonero contributivo NON spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, abbiano effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, nella medesima unita’ produttiva.

Il licenziamento nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata della lavoratrice e di altro dipendente nella stessa mansione, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio.

Le risorse stanziate sono pari a 34,4 milioni di euro per l’anno 2024, di 458,3 milioni di euro per l’anno 2025, di 682,5 milioni di euro per l’anno 2026 e di 254,1 milioni di euro per l’anno 2027.

2 – BONUS DONNE

All’art 23 si prede un simile esonero totale per

le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per un periodo
massimo di ventiquattro mesi,
nel limite massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per
donne di qualsiasi eta’, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, e per
donne di qualsiasi eta’ prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti.
E’ richiesto un conseguente incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Il limite di spesa di 7,1 milioni di euro per l’anno 2024, 107,3 milioni di euro per l’anno 2025, 208,2 milioni di euro

per l’anno 2026 e di 115,7 milioni di euro per l’anno 2027.

3- Bonus Piccole imprese Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno

Infine, ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che

assumono presso una sede o unita’ produttiva ubicata in una delle regioni della Zona economica Speciale unica per il Mezzogiorno
dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025
soggetti under 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi oppure
soggetti che alla data dell’assunzione incentivata sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’esonero
e’ riconosciuto, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL,
nel limite massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore.
Decreto Coesione: le misure per il lavoro autonomo
Il decreto contiene come detto anche incentivi per l’autoimpiego attraverso il finanziamento delle attività imprenditoriali e libero-professionali nel Nord e Centro Italia, e un programma specifico per il Sud e le aree sismiche del Centro.

Nello specifico , all’art 16 si prevede un decreto del ministro del lavoro che definirà in dettaglio due specifiche azioni di sostegno ad attività imprenditoriali e libero-professionali, finanziate a valere sul Programma nazionale Giovani denominate, rispettivamente,

Autoimpiego centro-nord Italia e
Investire al Sud – Resto al Sud 2.0.
In entrambi i casi saranno destinatari dell’intervento:

a) persone giovani di età inferiore ai trentacinque anni;

b) persone disoccupate da almeno dodici mesi;

c) persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;

d) persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;

e) donne inoccupate, inattive e disoccupate;

f) disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

e saranno ammissibili a finanziamento, le seguenti iniziative:

erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività definita su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL;
tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti di cui sopra nello svolgimento delle attività
interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti destinatari degli interventi
Leggi per ulteriori dettagli Resto al Sud novità dal Decreto Coesione

Decreto Coesione: le altre misure per il lavoro
Gli altri articoli del capo IV prevedono:

l’iscrizione d’ufficio dei percettori NASPI nella piattaforma SIISL
la previsione di un nuovo decreto ministeriale per consentire l’utilizzo del SIISL da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori per l’inserimento di offerte o ricerche di lavoro
la modifica dei limiti di importo degli appalti ai fini dell’applicazione dell’obbligo, per il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, e committente, negli appalti privati, di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva.