Bollette luce e gas, a chi spetta lo sconto automatico da gennaio 2021
primo piano - 3 Gen 2021
Da gennaio 2021 ci toccherà anche una nuova stangata sulle bollette di luce e gas. Tuttavia, una buona notizia c’è. Come annunciato da Arera, la società di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, per le famiglie in stato di bisogno, dal 1° gennaio 2021 c’è un’importante novità: i bonus sociali di sconto sulla bolletta saranno gradualmente riconosciuti in modo automatico a chi ne ha diritto, senza più dover presentare domanda.
Quanti italiani hanno diritto allo sconto
Nel 2019 sono stati erogati 1.428.791 bonus nei settori energetici: 870.277 famiglie hanno avuto accesso al bonus sociale elettrico e 558.514 famiglie a quello per il gas. Per un ammontare complessivo di circa 211,7 milioni di euro, più 13,7 per le richieste sulla bolletta dell’acqua.
Sono circa 2,6 milioni le famiglie che potenzialmente beneficeranno di questa agevolazione prevista nel Decreto fiscale e per la quale non dovranno fare domanda. Lo sconto in bolletta sarà dunque calcolato dal 1° gennaio 2021, indipendentemente dai tempi tecnici necessari per l’entrata a regime del meccanismo attuativo.
I requisiti 2021 per il bonus sociale sulle bollette
Il parametro di riferimento per stabilire chi potrà godere dello sconto in bolletta sarà un Isee entro un limite massimo di 8.265 euro per tutti i tre bonus o 20mila euro per le famiglie con oltre 4 figli a carico. In alternativa, sarà preso in considerazione anche l’accesso ad altre misure di sostegno come il Reddito o pensione di cittadinanza o, con riferimento al bonus elettrico, essere in possesso di una Carta acquisti. Dal 2021, cambia tutto: i cittadini che hanno diritto ai bonus per disagio economico non dovranno più presentare la richiesta presso i Comuni o i CAF.
A incrociare le informazioni, in modo che il bonus sia assegnato automaticamente in bolletta, saranno direttamente i soggetti che gestiscono i dati sulle utenze e l’ISEE (Acquirente Unico e Inps). Sarà poi l’Autorità per l’energia a definire il quadro attuativo e il Garante per la privacy a monitorare il rispetto del trattamento dei dati nelle modalità di fruizione delle informazioni.
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Fonte: Quifinanza.it