Bonus Inps, ultimi giorni per le domande: ecco quali scadono

Previdenza - 28 Ago 2020

Si avvicina la scadenza a fine mese per molti dei bonus nati dai diversi Decreti in questi mesi di emergenza coronavirus. Il 30 di agosto è infatti l’ultima data utile per fare richiesta delle indennità e dei sussidi per le diverse categoria di lavoratori messi in difficoltà dal lockdown.

Bonus Inps, ultimi giorni per la domanda: la scadenza
Si tratta di tutte le misure di sostegno riservate ai lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali, occasionali e per i lavoratori domestici (colf e badanti). Coloro i quali sono ancora interessati a ricevere questi bonus dovranno quindi affrettarsi perché da lunedì prossimo in poi non sarà più possibile presentare la richiesta per usufruire di queste agevolazioni. Dal sito dell’Inps, infatti, non sarà più disponibile la sezione “presentare domanda”.

In particolare per quanto riguarda i lavoratori domestici, la scadenza del 30 agosto coinvolge chi, fino al 23 febbraio 2020, raggiungeva una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali con uno o più contratti di lavoro. L’importo del bonus riservato a colf e badanti è riconosciuto per i mesi di aprile e maggio 2020 con un contributo di 500 euro per ciascun mese ed è erogato dall’Inps in un’unica soluzione. Eccetto i beneficiari dell’assegno ordinario di invalidità e i titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico, le indennità non sono cumulabili con altre riconosciute da Covid-19 e non possono essere ricevute dai titolari di pensione.

Bonus Inps, ultimi giorni per la domanda: le categorie
Ecco quali sono le categorie interessate alla imminente scadenza dei bonus di fine mese:

  • professionisti iscritti a forme di previdenza diverse dall’Inps (solo per aprile);
  • autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Inps di artigiani e commercianti e dei coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali;
  • liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps o titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla stessa gestione;
  • dipendenti stagionali;
  • lavoratori in regime di somministrazione nei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori intermittenti;
  • autonomi senza partita Iva, non iscritti a forme di previdenza obbligatorie, titolari tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 di contratti autonomi occasionali;
  • venditori a domicilio;
  • operai agricoli con contratto a termine (solo per aprile;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • collaboratori nel settore dello sport.

Fonte: Quifinanza.it