Coronavirus: chiusura fino al 3 maggio. Riaprono alcune attività
Emergenza Coronavirus, primo piano - 10 Apr 2020

«Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando il nuovo dpcm. E ha aggiunto: «Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti», si rischierebbe «un aumento dei decessi e delle
vittime». Le misure restrittive riguardano anche le attività produttive con alcune deroghe. Dal 14 aprile apriranno cartolibrerie e librerie e anche negozi per neonati e bambini, e taglio boschi. «Prometto – ha aggiunto – che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza» ad aprire altre attività produttive.
Colao presidente della task force
E nascerà una task force formata da economisti, giuristi, scienziati e sociologi. Avrà un mandato chiaro: guidare la ricostruzione del Paese. Alla guida della task force ci sarà Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone. «Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di
sicurezza nei luoghi di lavoro» ha detto Conte, che ha aggiunto: «Ho firmato il decreto per il comitato di esperti» che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2: «Presiederà Vittorio Colao».
Conte: servono eurobond subito per economia di guerra
Quanto alle proposte dell’Eurogruppo «sono un primo passo verso una risposta europea. Ma è un primo passo che l’Italia, e su questo siamo pienamente d’accordo con Gualtieri, giudica ancora insufficiente»». «Servono eurobond subito per economia di guerra». E sono «necessari 1500 mld euro per emergenza europea».
«Italia non ha firmato attivazione Mes, strumento inadeguato»
Il premier ha ribadito che l’Italia non farà ricorso al fondo salva Stati, il Mes, definito inadeguato. «L’Italia – ha detto Conte – non ha firmato alcuna attivazione del Mes: non ha bisogno del Mes perché lo ritiene totalmente inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo». E ha aggiunto: «Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani».
Regioni al Governo: serve gruppo lavoro su Fase 2
Dalle regioni intanto viene la richiesta di un gruppo di lavoro sulla Fase 2. «È opportuno prevedere una proroga sino al prossimo 3 maggio delle misure di contenimento dell’emergenza COVID-19 ma dobbiamo sfruttare questo periodo per verificare le modalità che ci potranno portare alla riapertura graduale. Per questo oggi abbiamo chiesto al Governo l’immediata attivazione di un gruppo di lavoro sulla ‘fase 2’». Così il
presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo la riunione della Cabina di Regia Governo-Regioni-Enti locali per l’emergenza Covid-19.
Conte: «Mia posizione su Mes non cambia»
Nel primo pomeriggio il presidente del Consiglio, prima della conferenza stampa, aveva commentato su twitter l’intesa raggiunta dall’Eurogruppo. «Io ho una sola parola – ha scritto -: la mia posizione e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà». Il leader della Lega Matteo Salvini aveva invece chiesto le dimissioni per chi porta avanti il Meccanismo europeo di stabilità. «È stata una Caporetto», ha attaccato.
Brusaferro (Iss): decrescita contagi, non abbassare guardia
Di trend decrescenti e segnali positivi nel contenimento del coronavirus ha parlato anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. «La curva – ha spiegato nella consueta conferenza stampa – mostra una situazione di decrescita ma – ha aggiunto – questo segnale positivo non ci deve fare abbassare la guardia».
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Fonte: Amp.ilsole24ore.com