Coronavirus, bollette: ecco per chi non scatta il distacco per morosità

primo piano - 14 Mar 2020

L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) prova a lanciare un salvagente sulle bollette di luce, gas e acqua, nel pieno dell’emergenza da coronavirus. L’Authority guidata da Stefano Besseghini ha infatti deciso di bloccare i distacchi per morosità, rinviandoli dal 10 marzo al 3 aprile dopo aver invitato gli operatori dei business regolati a dare priorità, in questa fase, alla continuità dei servizi pubblici essenziali. E, intanto il governo valuta, nel nuovo decreto allo studio per mettere in pista ulteriori misure di sostegno per imprese e famiglie, un possibile intervento sugli oneri di sistema in bolletta, la cui fattibilità è oggetto di confronto in queste ore.

Quali sono i clienti morosi interessati dallo stop ai distacchi
La sospensione dei distacchi per morosità delle bollette elettriche riguarda, in particolare, tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200mila metri cubi standard (smc, che è il criterio di calcolo individuato per misurare la fornitura di gas). Per le bollette dell’acqua, invece, si fa riferimento a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche.

Come funziona la sospensione
In base alle indicazioni fornite dall’Autorità per l’energia, dovranno essere rialimentate le forniture di energia elettrica, gas e acqua, che presentano le caratteristiche appena elencate e che sono state sospese (o limitate/disattivate) dal 10 marzo scorso. Dal 3 aprile, il fornitore interessato a disalimentare/ridurre la fornitura del cliente moroso, dovrà riavviare la relativa procedura di sospensione e predisporre nuovamente la messa in mora. Si tratta, dunque, di una sospensione e non di una cancellazione delle bollette dei clienti morosi che quindi dovranno comunque procedere al pagamento di quanto non versato per evitare il distacco una volta che sarà terminata la fase di stop decisa dall’Autorità.

Un fondo da un miliardo per ulteriori interventi
L’Arera ha poi istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con una dotazione di un miliardo, per garantire la sostenibilità, nella fase di emergenza, di ulteriori interventi regolatori a favore di consumatori e utenti. Quanto all’annunciato stop delle bollette fino al 30 aprile, previsto per gli undici Comuni dell’originaria “zona rossa” in uno dei primi decreti varati per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da coronavirus (il decreto legge 9 del 2020) , sono in corso delle valutazioni da parte del governo, ma al momento, nonostante qualche annuncio ventilato dalla politica, non è stata assunta alcuna decisione rispetto alla possibilità di prevedere uno stop generalizzato per tutto il territorio nazionale.

Acea, Iren e Hera rinviano le bollette per i clienti in difficoltà
In attesa di capire come sarà sciolto il nodo che è anche all’attenzione dell’Autorità, alcune aziende si sono mosse autonomamente per sospendere i distacchi da subito (da Italgas ad Acea, da Iren a Hera) e per stoppare il pagamento delle bollette per alcune categorie. Nel dettaglio, Acea ha rinviato il pagamento per tutti i clienti in situazioni di difficoltà economiche. Analogamente anche Iren offre ai suoi utenti in condizioni di disagio economico la possibilità di richiedere una dilazione di 30 giorni o la rateizzazione nei tre mesi successivi. Stessa decisione anche per Hera: per le bollette sopra i 4500 euro, saranno definiti piani di rateizzazione specifici. Per quelle in scadenza dal 13 marzo fino al 30 aprile, che saranno rinviate di 30 giorni o rateizzate nei tre mesi successivi, Hera non applicherà alcun interesse passivo per il ritardato pagamento.

Fonte: Amp.ilsole24ore.com
Autrice: Celestina Dominelli