Governo Draghi: in arrivo un DL con proroga al 5 marzo del divieto di spostamenti

primo piano - 21 Feb 2021

Si riunisce oggi 22 febbraio il CdM di Mario Draghi per la probabile approvazione del nuovo decreto legge contenente la proroga al 5 marzo del divieto di spostamento tra Regioni. I Governatori regionali a loro volta si sono riuniti per presentare proposte concrete a Mario Draghi e utili, si spera, a decidere sulla entità della proroga e soprattutto sull’eventuale funzionamento del nuovo lockdown richiesto da Walter Ricciardi Consigliere del Ministro della Salute Speranza.

Per comprendere la posizione di Stefano Bonoccini, presidente della Conferenza delle Regioni e per comprendere le richieste dei governatori leggiamo il contenuto del comunicato stampa della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome riunitasi il 19 febbraio scorso.

“Lavoro comune ed intesa fra tutte le Regioni che nelle prossime ore presenteranno al governo una piattaforma di proposte in vista del prossimo Dpcm, nella convinzione che occorra un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale e per la ripresa economica. Anche per questo abbiamo chiesto al Governo un incontro urgente. La priorità adesso è la campagna vaccinale. Sta andando a rilento. E questo non per disguidi organizzativi, o indisponibilità della popolazione. Il problema è nell’approvvigionamento. Per questo chiediamo al Governo di intraprendere ogni sforzo per reperire più dosi. Le Regioni sono a disposizione nelle forme e nei modi utili e possibili, a partire dal coinvolgimento diretto di aziende e filiere nazionali. È poi necessaria anche una verifica sul personale che occorrerà coinvolgere e stiamo già collaborando attivamente con il Governo per arrivare ad un accordo quadro con i medici di medicina generale. Oggi abbiamo anche affrontato tutte le questioni che riguardano la revisione dell’attuale sistema di regole che definisce l’entrata e l’uscita dalle diverse zone. È necessaria una revisione ed una semplificazione con la contestuale revisione dei criteri e dei parametri di classificazione. Serve un respiro più lungo ed un’analisi approfondita dei luoghi e delle attività, anche in base ai dati di rischio già accertati. Non solo. Occorre che le misure siano conosciute con congruo anticipo e tempestività dai cittadini e dalle imprese. Tutte le Regioni hanno poi richiesto che per i provvedimenti che introducono restrizioni particolari per singoli territori si attivino anche contestualmente gli indennizzi per le categorie coinvolte. Sia che si tratti di provvedimenti restrittivi regionali, sia che si tratti di provvedimenti nazionali.”

Dalle dichiarazioni di Stefano Bonaccini sinteticamente possiamo riassumenre che queste sarebbero le priorità su cui agire:

  • campagna vaccinale più rapida
  • ampliare gli approvigionamenti dei vaccini
  • revisionare le regole degli spostamenti tra regioni
  • previsione di indennizzi per gli operatori economici interessati dalle eventuali restrizioni

Sul fronte della colorazione delle Regioni, il Ministro Speranza ha firmato una nuova ordinanza in data 19 febbraio, pubblicata in GU N 43 del 20 febbraio e in vigore da oggi che dispone il passaggio in arancione di:

  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Molise

La colorazione complessiva dell’Italia risulta ad oggi essere la seguente:

  • area gialla: Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto
  • area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria.
  • area rossa: nessuna Regione.

Fonte: Fiscoetasse.it