Imprese familiari: il ruolo della Carta di famiglia

Lavoro - 14 Mag 2024

In Italia, come noto, le imprese familiari costituiscono una colonna portante dell’economia nazionale.

Sono 11.635 le aziende a controllo familiare con fatturato superiore ai 20 milioni di euro presenti nel Paese (pari al 65,0% delle 17.901 totali), secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Aub di Aidaf (l’Associazione italiana delle aziende familiari), Università Bocconi e UniCredit. (Vedi maggiori dettagli all’ultimo paragrafo)

Le imprese familiari sono spesso di piccola o media dimensione, e la gestione fondata sui legami familiari è un elemento in grado sia di rafforzare che di complicare la loro struttura e crescita, soprattutto durante il delicato processo di passaggio generazionale.

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Il passaggio di consegne tra generazioni in un’impresa familiare, infatti non è solo un cambio di gestione ma rappresenta una vera e propria transizione culturale e organizzativa.

Il rallentamento economico causato dalla pandemia di COVID-19 ha accelerato i cambi al vertice, incidendo positivamente su crescita occupazionale e redditività delle imprese familiari, ma ha anche evidenziato la necessità di una pianificazione attenta e di regole chiare per prevenire conflitti e garantire una successione armoniosa.

La Carta di Famiglia, o Family Constitution, è uno strumento di origine anglosassone che sta guadagnando popolarità anche in Italia. Si tratta di un documento che stabilisce i principi e le regole che una famiglia imprenditoriale decide di adottare per guidare l’azienda e gestire le dinamiche interne, in particolare nel momento del passaggio generazionale.

Contenuti e Benefici della Carta di Famiglia
La Carta di Famiglia aiuta a definire criteri per l’ingresso in azienda, la carriera, l’assegnazione di ruoli direttivi e le politiche di remunerazione.

Si tratta di un documento scritto con la guida di un professionista , sottoscritto da tutti i membri della famiglia con diritti sull’azienda, piu utilmente in particolare quando i membri della nuova generazione sono ancora giovani.

Il documento puo includere diverse sezioni:

Valori Familiari e Principi Aziendali: Codifica i valori da perseguire nel tempo, assicurando che le decisioni aziendali siano in linea con questi principi.
Governance e Processi Decisionali: Stabilisce chiare linee guida per la governance aziendale e i processi decisionali, essenziali per la gestione quotidiana e il lungo termine della firma.
Gestione dei Conflitti e della Successione: Offre un quadro per la gestione dei conflitti interni e facilita il processo di successione, prevenendo disaccordi e garantendo continuità.
Ruoli e Retribuzioni: Definisce criteri oggettivi per la selezione di ruoli aziendali e la remunerazione, contribuendo a mantenere equità e meritocrazia.
Conservazione del Patrimonio e della Reputazione: Tutela il patrimonio e la reputazione aziendale, regolamentando anche le attività dei membri della famiglia nei media e sui social network.
Carta di famiglia e ruolo del professionista
L’implementazione efficace di una Carta di Famiglia come detto richiede l’intervento di professionisti qualificati che comprendano non solo la struttura aziendale ma anche le dinamiche familiari. I migliori consulenti e avvocati specializzati in diritto societario e gestione delle crisi di impresa sono solitamente quelli che riescono a fondere l’analisi E il giusto equilibrio di tutti questi fattori per navigare al meglio nei mari agitati del mercato

La Carta di Famiglia emerge come uno strumento essenziale per le imprese familiari italiane, che desiderano proteggere la propria continuità operativa e successo attraverso le generazioni. Con il supporto giusto e una visione chiara, può trasformarsi da un semplice documento a un vero e proprio pilastro di stabilità e crescita.

Lo studio AIDAF 2024 sulle aziende familiari
La Cattedra “AIDAF – EY” di Strategia delle Aziende Familiari in memoria di Alberto Falck dell’Università Commerciale Bocconi di Milano, sostenutA anche da Borsa Italiana, Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi, e Fondazione Angelini, ha presentato a gennaio 2024 i risultati della XV edizione dell’Osservatorio AUB incentrato sul ricambio al vertice avvenuto nell’ultimo decennio nelle aziende familiari italiane e in particolare sulla ripresa dopo la pandemia da COVID.

Scarica qui la sintesi dello studio

L’Osservatorio rappresenta la più completa ed estesa rilevazione disponibile in Italia sulle aziende a controllo familiare che intende dare un aiuto a ricercatori, imprenditori, managers ed istituzioni a comprendere le caratteristiche uniche e i bisogni di questo particolare tipo di aziende.

In particolare, in questa rilevazione l’Osservatorio AUB mette in evidenza come la situazione di crisi dovuta alla pandemia ha comportato una sensibile accelerazione nel ricambio al vertice delle imprese familiari italiane.

la ripresa delle aziende familiari italiane dopo la pandemia si è confermata più sostenuta di quella che era seguita alla crisi finanziaria del 2008-2009, portando a un aumento delle persone occupate, cresciute del 7,3% rispetto a prima della pandemia (del 4,5% nelle imprese non familiari), e a una riduzione delle aziende con una situazione patrimoniale più debole

Inoltre è stato rilevato che le caratteristiche di governance delle imprese familiari sono in una fase di transizione verso modelli più strutturati rispetto alla prevalenza dell’Amministratore Unico. Come ha spiegato il curatore Fabio Quarato: “Non è che l’Amministratore Unico stia scomparendo, anche se le aziende con questo modello sono in lento calo da qualche anno. Il punto è che le aziende di questo tipo non sono più quelle che vanno meglio. La leadership collegiale è associata a performance migliori in questo triennio post-Covid, soprattutto nelle aziende più grandi che di solito anticipano tendenze destinate a consolidarsi.”