La transizione ecologica nella visione futura dell’Uci
Mondo Uci - 15 Gen 2025
Le posizioni negazioniste sulla crisi climatica di contrasto alle politiche green alimentano il dibattito di questi giorni. Secondo Mario Serpillo, presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), la transizione ecologica è ormai un percorso irreversibile, spinto non solo dalla necessità di salvaguardare la vivibilità del pianeta, ma anche dalla crescente competitività delle tecnologie sostenibili. Inoltre, le imprese che abbracciano modelli sostenibili ottengono vantaggi a lungo termine: costi di produzione più bassi, migliori condizioni di accesso al credito, e una maggiore resilienza ai rischi climatici.
Il ruolo dell’agricoltura e dell’industria agroalimentare
«Non si tratta soltanto di rispondere a una sfida etica, ma di cogliere un’opportunità strategica. La sostenibilità alimenta l’innovazione e rafforza la competitività delle aziende, anche nei settori tradizionalmente più esposti alle crisi. Un esempio emblematico è rappresentato dal settore automobilistico europeo, che oggi si trova di fronte a una crisi senza precedenti. Non è il Green Deal a pesare sul comparto, ma anni di scelte strategiche miopi e di resistenza al cambiamento. D’altro canto, anche l’agricoltura e l’industria agroalimentare hanno un ruolo ed una rilevanza fondamentali nel processo di transizione ecologica» conclude Serpillo.
La fiducia di Mario Serpillo
Malgrado le sfide e le crociate antiecologiste attualmente in corso, Mario Serpillo, presidente dell’Unione Coltivatori italiani, si dice fiducioso nella capacità della comunità internazionale e delle imprese di mantenere il focus sulla transizione ecologica. Il Green Deal non è solo una necessità per il clima, ma rappresenta un volano per colmare il divario tecnologico accumulato in passato. In un contesto globale sempre più competitivo, investire in sostenibilità è la strada più efficace per costruire un futuro prospero e resiliente.