Lavoro sportivo nelle ASD: materia fiscale e inquadramento dei lavoratori
primo piano - 19 Giu 2023
L’entrata in vigore della riforma generale dello sport, calendarizzata per il prossimo 1 luglio, propone novità modifiche in materia fiscale e di inquadramento dei lavoratori impiegati dalle associazioni sportive dilettantistiche. Queste realtà hanno infatti una diffusione capillare nel paese e avranno ripercussioni importanti dalla normativa in arrivo.
Riforma lavoro sportivo nelle ASD
Ricordiamo innanzitutto che il D.Lgs 36 2021, uno dei decreti attuativi della riforma dello sport, poi corretto con il dl 163 2022, sono state previste rilevanti modifiche alla disciplina delle prestazioni lavorative, nelle ASD e SDD che dovrebbero entrare in vigore il 1 luglio prossimo.
La data di entrata in vigore delle principali misure è stata spostata infatti dal Decreto milleproroghe 2023 dall’originario termine del 1 gennaio al prossimo 1 luglio 2023. Il Governo ha approvato nei giorni scorsi inoltre un decreto che modifica nuovamente le norme e che potrebbe essere approvato prima di quella data, data che comunque che è stato assicurato non subirà variazioni
Trattamento fiscale e previdenziale
Il Dlgs 36 2021 prevede che i lavoratori che prestano attività per le asd ssd devono essere inquadrati obbligatoriamente:
- come lavoratori dipendenti
- come lavoratori autonomi con partita Iva
- come collaboratori coordinati e continuativi
- con un limite massimo di settimanale di 18 ore per rientrare nei limiti i per le agevolazioni in materia di imposizione fiscale e previdenziale che sono i seguenti:
– soglia esente da qualsiasi prelievo ridotta da 10.000 euro a 5.000 euro;
– ai redditi compresi fra 5.000 e 15.000 euro l’anno non si applicano ritenute fiscali, ma vengono applicate quelle previdenziali.
Per i compensi oltre i 15.000 euro annui si applicano sia le ritenute fiscali sia quelle previdenziali. Nei primi cinque anni, i contributi previdenziali saranno calcolati solo sul 50% dei compensi per lavoro sportivo. Entro il 31 ottobre 2023 le associazioni dovrebbero provvedere agli adempimenti ordinari previsti per le prestazioni di lavoro (comunicazioni ministeriali, normativa trasparenza, eccetera).
Va anche specificato che il decreto Milleproroghe convertito in legge ha previsto che , pur con l’entrata in vigore del nuovo limite a metà dell’anno, la soglia complessiva per il periodo d’imposta 2023 resta fissata a 15mila euro ( da sottolineare che oltre tale soglia non c’è più la ritenuta del 23% per primo scaglione di reddito fino a 20658,28 euro ma si applica direttamente la tassazione ordinaria).
Possibili novità del decreto correttivo ASD sport 2023
Il nuovo decreto legge in preparazione interviene in questo ambito con ulteriori novità, tra cui :
- esclusione dei professionisti iscritti ad albi e ordini professionali dalla normativa sul lavoro sportivo “dilettantistico” descritto sopra
innalzamento del monte ore totale permesso ai collaboratori sportivi ( secondo il dlgs 36 2021) che salirebbe da 18 a 24 ore; - possibilità di lavoro sportivo per i dipendenti pubblici con autorizzazione fornita con la formula del silenzio assenso;
- nuovi permessi retribuiti per lavoratori dipendenti disabili che prestino attività sportiva nelle federazioni paralimpiche.