Manovra in arrivo: pensioni, decontribuzione e assegno unico
primo piano - 19 Dic 2022
Tra le novità della manovra figurano le misure per agevolare le società sportive nel pagamento dei debiti fiscali, l’aumento a 25.000 euro della soglia di reddito entro la quale si applica il taglio del cuneo fiscale del 3%, l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, l’intervento sul reddito di cittadinanza che nel 2023 sarà versato per sette mesi anziché per otto, l’aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più, il congedo parentale di un mese all’80% riconosciuto anche al padre. Nell’emendamento del governo anche un corposo pacchetto di misure sull’energia.
Aumento delle pensioni minime
Quanto all’aumento a 600 euro mensili delle pensioni minime per gli over 75 si applica soltanto nel 2023. Secondo la relazione tecnica sono circa 5,5 milioni i soggetti interessati e il costo dell’intervento ammonta a 270 milioni di euro.
Assegno unico famiglie
Dal primo gennaio 2023 aumenta del 50% la maggiorazione mensile prevista per l’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più. Con lo stesso emendamento si prevede che l’aumento dal 30% all’80 per cento dell’indennità di congedo parentale per un mese fino ai sei anni del bambino sia riconosciuto anche la padre, comunque in via alternativa.
Decontribuzione per chi assume a tempo indeterminato
Sale da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra. Nel dettaglio, l’esonero dei contributi al 100% è riconosciuto per dodici mesi, nel limite massimo di 8.000 euro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.