Mille giovani del servizio civile nazionale per l’agricoltura sociale

Rubrica Agricoltura - 8 Apr 2016

caa_20-12-14

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato siglato questa mattina dal Ministro Maurizio Martina e dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba l’accordo per il progetto cofinanziato di impegno di mille giovani del servizio civile nazionale in esperienze di agricoltura sociale in tutta Italia.L’intesa quadro tra Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali prevede che i mille giovani possano lavorare in progetti di agricoltura sociale con attività come:

– Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole;
– Formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti a bassa contrattualità, finalizzate anche all’inserimento lavorativo;
– Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani);
– Offerta di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza).

DATI
In Italia sono oltre mille le esperienze di agricoltura sociale con oltre 390 cooperative sociali che danno lavoro a 4 mila occupati e sviluppano più di 200 milioni di euro di fatturato.

ESEMPI
In tutto il territorio nazionale si trovano esempi di valore come quello della Cascina Biblioteca di Milano, dove si lavora sull’inclusione dei disabili anche attraverso l’ippoterapia, insieme a numerose attività di formazione per bambini’ dai campi estivi all’agri-nido. Nel Lazio una delle attività con più storia è quella della Agricoltura Capodarco di Grottaferrata, vicino Roma, che lavora dal 1978 su 30 ettari di terreno. Tra i tanti progetti portati avanti c’è “VivaIo” laboratorio sociale per persone con disabilità psichica che esercitano principalmente attività florovivaistiche in serra, a contatto con piante e natura come terapia. In Campania opera la Fattoria Sociale “Fuori di zucca”che ha riconvertito gli spazi dell’ex Ospedale psichiatrico di Aversa, trasformandolo in un’azienda agricola biologica multifunzionale che occupa persone svantaggiate e sviluppa attività didattiche nel territorio.

FOCUS LEGGE AGRICOLTURA SOCIALE
Tra le principali novità introdotte con la legge sull’agricoltura sociale approvata nell’agosto 2015:
– l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
– prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura;
– prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l’ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
– iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche;
– le Regioni, nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell’agricoltura sociale;
– le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l’assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
– i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche; – gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell’ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
– gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell’agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
– istituito l’Osservatorio sull’agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.