Pensione a 64 anni in via eccezionale

Previdenza - 17 Nov 2016

previdenza_17-11-16L’INPS con una recentissima circolare, ha rivisto le sue posizioni sulla deroga concessa ai lavoratori e lavoratrici nate nel 1952. Pensione anticipata a 64 anni anche per chi al 28 dicembre 2011 aveva in atto un rapporto di lavoro dipendente nel settore privato: lo chiarisce l’INPS con un dietro front rispetto alla interpretazione restrittiva di una norma contenuta nella Riforma Pensioni Fornero 2011.

Si tratta della legge in base alla quale possono andare in pensione a 64 anni i lavoratori che hanno raggiunto quota 96, con almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012, dunque a 35 anni di contributi e 61 anni di età oppure 36 anni di contributi e 60 anni di età e via dicendo). Per le donne il requisito è meno stringente: pensione a 64 anni se entro il 31 dicembre 2012 avevano almeno 20 anni di contributi e 60 anni di età.

Sono esclusi i periodi di contribuzione volontaria, di contribuzione figurativa maturata al di fuori del rapporto di lavoro dipendente del settore privato, da riscatto non correlato ad attività lavorativa. Esclusi anche coloro che hanno maturato l’anzianità contributiva a seguito di attività non svolta nel settore privato, anche se i versamenti contributivi sono confluiti nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

Il requisito anagrafico di 64 anni deve essere adeguato alla stima di vita Istat. Quindi dal 2016 la pensione potrà essere conseguita a 64 anni 7 mesi di età anagrafica. Un lavoratore che ha raggiunto la quota 96 con 60 anni e 36 di contributi nel dicembre 2012 perfezionerà il requisito anagrafico utile per il conseguimento della prestazione in parola nel luglio del 2017 con 64 anni e 7 mesi di età. Per quanto riguarda la decorrenza i lavoratori in questione hanno ottenuto la disapplicazione della finestra mobile di accesso: la decorrenza della prestazione pensionistica avverrà, pertanto, il primo giorno del mese successivo al perfezionamento del requisito anagrafico sopra indicato.

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