Pensione di reversibilità

Previdenza, Rubrica Pensionati - 1 Mar 2022

Cos’è e come funziona la pensione di reversibilità: in pochi semplici punti, ecco le istruzioni per presentare domanda e calcolare l’importo destinato ai superstiti

La pensione di reversibilità è il trattamento riservato ai “superstiti” del pensionato deceduto. Viene erogata dall’Inps*, su domanda: in che modo inoltrare la richiesta? Ecco poche semplici istruzioni da seguire.

Come fare richiesta?

Per prima cosa, occorre accertarsi di avere i requisiti richiesti. Questi, in sintesi, i soggetti che hanno diritto per legge alla presentazione della domanda:

  • il coniuge, anche se separato o divorziato, se titolare di assegno di mantenimento
  • i figli, se minorenni alla data del decesso, se studenti o universitari tra i 18 e i 26 anni, e ancora carico, se inabili a prescindere dall’età
  • i nipoti minori, anche quando non formalmente affidati, se a caricato del pensionato al momento del decesso
  • in mancanza del coniuge, di figli o nipoti, i genitori non sotto 65 anni, non titolari di pensione, che alla data di morte del pensionato risultino a suo carico
  • sempre in mancanza delle altre figure, a fratelli celibi inabili e sorelle nubili inabili (cioè impossibilitati a lavorare per infermità fisiche o mentali), non titolari di pensione e a carico del pensionato deceduto

Non richiedono invece un’attenzione particolare le tempistiche: la domanda si può presentare in qualsiasi momento, dopo il decesso del pensionato. Trascorsi i 10 anni dal decesso, cadono però in prescrizione gli importi non riscossi.

A questo punto, la domanda può essere inoltrata gratuitamente sul sito Inps, nella sezione dedicata ai servizi online. L’accesso richiede l’identificazione tramite PIN: chi non ne fosse in possesso può richiederlo sul sito stesso. In alternativa, si può affidare la pratica a un patronato, che provvederà a inoltrare la domanda, sempre per via telematica, all’Inps. È inoltre possibile, anche per informazioni, contattare il call center INPS al numero gratuito 803164.

La pensione di reversibilità sarà quindi erogata dal mese successivo a quello del decesso del pensionato, a prescindere dalla data di presentazione della domanda; secondo la normativa vigente, il pagamento sarà effettuato il primo “giorno bancabile” (lavorativo) del mese. Attenzione, però, l’erogazione non dura per sempre!  Il diritto alla pensione di reversibilità può cessare se il coniuge si risposa, se viene meno lo stato di inabilità di chi la percepisce, se i figli studenti e/o universitari terminano o interrompono gli studi e, in ogni caso, al compimento del 26esimo anno di età. Infine, per i genitori nel caso in cui prendano un’altra pensione e, per fratelli celibi e sorelle nubili, anche qualora si sposino.

Come si calcola l’importo?

La somma di denaro erogata ai beneficiari non corrisponde necessariamente per intero all’importo della pensione di cui era titolare il defunto. Volete calcolare in anticipo l’ammontare della pensione di reversibilità? Ecco cosa c’è da sapere. Innanzitutto, l’ammontare si calcola sulla base di quanto dovuto al pensionato deceduto, con una percentuale variabile:

reditto pensione reversibilità

Cosa succede in caso di altri redditi?

La somma di denaro può poi essere tagliata se chi ne beneficia possiede altri redditi. In particolare: