Pensione Quota 102
Pensioni 2022, Previdenza, Rubrica Pensionati - 7 Mar 2022
Dal primo gennaio 2022 entra in vigore la pensione Quota 102. Questa consente di ritirarsi con 64 anni di età e 38 anni di contributi, sempre senza penalizzazioni sull’assegno.’ I lavoratori iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) ed alle forme esclusive e sostitutive nonché gli iscritti alla Gestione separata INPS, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di Quota 102 maturata con un’età anagrafica di almeno 64 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni.
E un opzione valida solo, per chi raggiungerà il requisito entro il entro il 31 dicembre del 2022 e può essere esercitata anche in data successiva purché i requisiti siano maturati entro l’anno 2022.
E quasi simile alla Quota 100, utile ad evitare lo scalone anagrafico con il ritorno alla Riforma Fornero, che dal 2022 imporrebbe bruscamente un minimo di 67 anni di età per la pensione di vecchiaia e almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per quella anticipata. Questo strumento ponte mantiene invariati gli anni di contribuzione richiesti, aumentando di due anni il requisito di età previsto per l’accesso alla pensione anticipata. Infine, come naturale, il requisito fondamentale per l’accesso alla pensione Quota 102 è la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
Quota 102: beneficiari e requisiti
La pensione Quota 102, richiedendo un’età minima di 64 anni, include gli stessi lavoratori che potevano accedere a Quota 100, aggiungendo quelli nati nel 1958. Una platea piuttosto contenuta, se sommiamo la richiesta di un flusso contributivo di 38 anni. Possono accedere al sistema pensionistico di passaggio del 2022 tutti gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, e gli iscritti alle gestioni INPS – compresa la Gestione Separata -, mentre rimangono esclusi i professionisti che versano agli enti privati di categoria. Allo stesso modo, come accadeva per la Quota 100, la 102 va ad escludere tutta quella platea di lavoratori appartenenti alle Forze Armate, il personale delle Forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, il personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, e quello della Guardia di Finanza.
Passando ad analizzare la tipologia di contributi validi per raggiungere i 38 anni di contributi e accedere alla Quota 102 per andare in pensione anticipata, c’è da dire che non esistono particolari limitazioni in merito. Possono infatti essere raggiunti anche da tutti quei soggetti che hanno avuto carriere lavorative frammentarie, e che quindi hanno versato i contributi in due o più gestioni pensionistiche. Capirete allora che il requisito contributivo può essere centrato anche con l’esercizio della ricongiunzione dei contributi, della totalizzazione o del cumulo gratuito.
Quanto si perde con Quota 102
Una volta che abbiamo ottenuto la Quota 102, rimane valido il vincolo di reddito da lavoro dipendente o autonomo, per il quale non possiamo sforare il limite dei 5mila euro l’anno – sono ammessi solo i redditi da lavoro autonomo occasionale. Questo sistema non è in ogni caso cumulabile, fino alla maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria – fissata a 67 anni -, con i redditi da lavoro subordinato o autonomo. Coloro che vanno a maturare questo diritto entro il 31 dicembre 2022 potranno esercitarlo anche successivamente, cristallizzandolo negli anni seguenti. Ciò permette di incrementare l’assegno pensionistico, aumentando il montante contributivo di base.
Proprio parlando dell’importo dell’assegno incassato, abbiamo già accennato che non vi è alcuna penalizzazione. Con la Quota 102, si utilizza cioè lo stesso metodo di calcolo pensione che si sarebbe impiegato per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata piena. Infine, è importante ricordare che i lavoratori penalizzati della Quota 100 potranno ricevere l’assegno straordinario di sostegno al reddito erogato dai Fondi di solidarietà bilaterali, almeno fino al raggiungimento delle condizioni di pensionamento anticipato o per vecchiaia.