Per le contraffazioni dell’olio extravergine arriva Oliver!
primo piano, Rubrica Agricoltura - 26 Mag 2015
Nasce per scovare eventuali contraffazioni dell’autentico olio extravergine di oliva made in Italy “Oliver”, un dispositivo sperimentale scova-frodi nei frantoi e nel commercio dell’oro verde presentato dai suoi creatori, gli ingegneri dell’Unità di Elettronica per Sistemi Sensoriali dell’Università Campus Bio-Medico di Roma in occasione del workshop EVOlution: tecnologie al servizio della filiera dell’olio d’oliva, presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. L’evento è parte del progetto TIPITEC, promosso dall’agenzia LazioInnova della Regione Lazio e da cinque atenei romani, di cui il Campus Bio-Medico è capofila.
Il sistema è portatile, precisa il team di ricercatori coordinato da Giorgio Pennazza, e consente un risparmio economico notevole rispetto alle tradizionali tecniche di analisi. Bastano circa 90 secondi e 4 millilitri di olio per ottenere risultati ottimali. Inoltre, Oliver può essere adoperato anche da operatori non esperti ed è in grado di percepire che qualcosa non va nel campione analizzato fino a una soglia minima del 5 per cento rispetto al volume totale. “La difesa delle produzioni italiane di qualità, particolarmente in campo agro-alimentare – ha sottolineato Marco Santonico, uno dei ‘padri’ di Oliver – è divenuta una priorità a livello nazionale.
L’etichetta ‘prodotto italiano’, infatti, nasconde sempre più frequentemente sofisticazioni anche nocive per la salute, certamente non comparabili alle eccellenze tipiche del nostro Paese. È oggi più che mai necessario, quindi, introdurre metodi di controllo rapidi, semplici, economici ed efficaci per scongiurare queste manipolazioni. Oliver cerca di rispondere a questa esigenza”.