Quando si annulla l’assegno mensile per una moglie divorziata?

Mondo UCI, primo piano - 28 Apr 2015

enac_28-04-15Rilevante provvedimento della Corte di Cassazione (Sentenza n. 6855 del 03 Aprile 2015) in materia di separazione e divorzio. Se una moglie divorziata convive con un nuovo partner, l’assegno mensile di mantenimento si annulla. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione esprimendosi su un caso di Brindisi: anche in assenza di un nuovo matrimonio civile, ad una donna che aveva avviato una nuova convivenza è stato negato il mantenimento.

La decisione di non sposarsi per non perdere il bonus mensile non può più funzionare. Il Tribunale di Brindisi e la Corte d’Appello di Lecce avevano invece dato ragione alla donna, permettendole di continuare a ricevere il mantenimento. Il primo pronunciamento sulla coppia in questione risale al 2010, quando fu deciso che l’uomo doveva continuare a versare mille euro al mese nelle tasche della donna per permetterle lo stesso tenore di vita.

La Corte d’Appello aveva rigettato il ricorso del marito, ma per la Cassazione invece “l’espressione famiglia di fatto non consiste soltanto nel convivere come coniugi, ma indica prima di tutto una famiglia, portatrice di valori di stretta solidarietà, di arricchimento e sviluppo della personalità di ogni componente e di educazione dei figli”.

Quindi “Ove tale convivenza assuma i connotati di stabilità e continuità, si rescinde ogni connessione con il tenore e il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale, e con ciò ogni presupposto di riconoscibilità di un assegno divorzile”. In questa sentenza i giudici hanno tutelato la figura del coniuge, che si troverebbe ad occuparsi di una donna che vive con un altro uomo.

Il presente contributo analizza la sentenza n. 6855 resa dalla Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione in data 03-04-2015 in tema di famiglia di fatto e assegno divorzile.