Taglio cuneo 2025 fino a 40mila euro di reddito
Lavoro - 23 Ott 2024
Per il taglio del cuneo fiscale e contributivo 2025 va ricordato che si tratta di norme proposte dal Governo che devono attendere a breve l’approvazione di Bruxelles e poi, soprattutto, del Parlamento Italiano, entro il mese di dicembre. Per altre anticipazioni sulla prossima legge di bilancio leggi anche IRPEF 2025 nuove aliquote e Manovra 2025 le misure per il lavoro dipendente
Taglio cuneo fiscale e contributivo 2025
Attualmente, il taglio al cuneo contributivo è pari a:
- 7 punti per redditi fino a 25.000 euro;
- 6 punti per redditi fino a 35.000 euro.
Questo intervento ha portato sin dal 2021 un incremento medio di 100 euro al mese nelle buste paga dei dipendenti. Tuttavia, si è riscontrato un effetto parzialmente negativo in quanto l’aumento dell’imponibile comportava un leggero aumento delle tasse da pagare. Inoltre è presente uno “scalone” per i lavoratori che superano il limite dei 35.000 euro annui.
Con la nuova legge di Bilancio, da gennaio 2025, si è quindi deciso non solo la messa a regime della misura, che da sperimentale diventa strutturale, ma anche una nuova formula per l’applicazione, che sarà un mix di riduzione contributiva e fiscale. Dal gennaio 2025 infatti il taglio sarà( almeno secondo le dichiarazioni del Ministro):
- contributivo fino a 20.000 euro di reddito;
- contributivo e fiscale da 20 a 40 mila euro.
Si aggiungeranno specifici interventi sulle detrazioni fiscali per i redditi compresi tra 35.000 e 40.000 euro.
Questo sistema servirà a smussare l’effetto scalone, evitando brusche riduzioni del netto in busta paga e riguarderà 1 milione e trecentomila lavoratori in più rispetto allo scorso anno.
Legge di bilancio e fringe benefit 2025
Per quanto riguarda i fringe benefit la soglia di esenzione fiscale (ordinariamente pari a 258,27 euro ) rimane ancora come nel 2024 fissata a
– 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti;
– 2.000 euro per chi ha figli a carico.
La novità 2025 riguarda i neoassunti che trasferiscono la residenza di oltre 100 km per lavoro: per loro il tetto esentasse dei fringe benefit sale a 5.000 euro. Tra i beni e servizi esentasse rientrano i rimborsi per:
- utenze domestiche (acqua, elettricità, gas);
- affitto della prima casa;
- interessi sul mutuo della prima casa.
La misura intende favorire anche le aziende che spesso non riescono a trovare i profili professionali richiesti spesso frenati nel trasferimento di residenza dagli alti costi per gli affitti in particolare nelle grandi città.